foto gallery
CHIESA SAN SILVESTRO
Eretta tra la fine del XI secolo e l'inizio dell'XII ad una sola navata, fu nel 1331 ampiamente allargata con l'aggiunta di un'altra navata, aperta a sinistra dell'originaria aula romanica.
Nel 1598 la chiesa subì restauri affrettati, e nel 1685 ebbe rifacimenti che la trasformarono radicalmente: la navata di sinistra fu
occupata da cappelle e la cripta diventò un ossario un poco alla volta abbandonato fino a quando, nel nostro secolo, il parroco don Giovannetti la
rinvenne sotto mattonato.
Nel 1939 la chiesa venne restaurata e riportata al
suo aspetto
originario, ma i bombardamenti del 1944 hanno compromesso lo stabile, distruggendo gli affreschi più belli, tra i quali una celebre "Fuga in Egitto".
L' nterno sostanzialmente romanico, coperto da una nuda e spoglia travatura a capriate, si articola in due vani longitudinali, divisi tra loro da grandi arcate a sesto pieno, sorrette da pilastri con base quadrata.
In antico la chiesa era interamente ricoperta di affreschi e le pitture benché di stile troppo diverso
dovevano rendere più armonioso l'insieme, ora non più omogeneo per i molti rifacimenti e per la miseria opaca delle mura, degli archi scrostati e rozzamente imbiancati.
La parete destra del presbiterio è ornata invece da un ciclo di affreschi di epoca più tarda in cui appaiono riconoscibili, entro quadrature arcuate le tradizionali figure di San
Sebastiano, di
San Lorenzo, di Sant'Antonio abate e di una Madonna in trono col Bambino, elaborate nel corso del
XV secolo, unendo le influenze della tradizione popolare a ben più solidi elementi costruttivi, attinti con fedeltà ad opere di artisti di qualità superiore. Segue, sempre entro il recinto del presbiterio, il coevo trittico
raffigurante
la "Deposizione di Cristo nel Sepolcro".
Ai piedi della parete destra si scende una scala in pietra e si giunge ad una cripta corrispondente al perimetro del presbiterio coperta a volte a crociera, riisalente ad un periudo assai precedente rispetto alla costruzione soprastante. Questa cripta contiene il più antico affresco della città di Alatri il quale si avvicina al primitivo arcaismo.