CRISTO NEL LABIRINTO
Scoperto casualmente nel 1996, all'interno
di un cunicolo nei locali annessi al Chiostro di San Francesco.
Il Cristo nel Labirinto è divenuto oggetto di un
interesse crescente vista la sua fondata "unicità",
costituita dalla raffigurazione del tema figurativo del Cristo "Pantocrator" al centro del
simbolo arcaico del Labirinto.
Il
Labirinto è unicursale, vale a dire
che entrata ed uscita del percorso coincidono; si compone di dodici cerchi
neri, che delimitano i corridoi bianchi; al centro è la figura del Cristo
barbuto con l'aureola, la tunica e il mantello dorato, che con la mano sinistra
sostiene il libro delle Sacre Scritture, e con la destra, in atteggiamento
benedicente, indica l'ingresso e l'uscita del labirinto. Risultano misteriose
le origini dell'affresco, databile tra la fine del XIII e l'inizio del XIV
sec.; tra le varie ipotesi suggestiva è quella che lo collega alla storia dei
Templari; tra le più probabili quella che vede autore dell'opera un frate del
convento o un artista locale.
Una decorazione, realizzata con la tecnica ad affresco e, in
alcune zone, a secco, si dipana sulle pareti di due locali separati da un arco:
nel primo ambiente c'è la raffigurazione del Labirinto; nel secondo un VELARIO, “svelato” dal descialbo delle
pareti, e una serie di simboli geometrici e floreali, quali spirali, stelle,
sfere, fiori della vita.